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Napoli Teatro Festival, il programma completo della giornata di domani

19/6/2018 - Caterina Pontrandolfo, Vivian Lamarque e Patrizia Cavalli per la Sezione Letteratura. Debuttano Gino Rivieccio, Antonella Morea e Fortunato Calvino. Al via Sportopera a cura di Claudio Di Palma. Per l’Osservatorio in scena la compagnia Manovalanza. Al Dopofestival il concerto di Muraja.

Proseguono gli appuntamenti dell’undicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Luigi Grispello. A dare il via agli eventi di domani, mercoledì 20 giugno, l’attrice e cantante Caterina Pontrandolfo e le poetesse Vivian Lamarque e Patrizia Cavalli (per la rassegna di Letteratura Qui, a cura di Silvio Perrella, Villa Pignatelli, ore 19.00); si continua con la replica di Sotto il Vesuvio niente, di Peppe Lanzetta per la regia di Pasquale De Cristofaro (Galleria Toledo, ore 20.00) e l’apertura, al Teatro Sannazaro, della rassegna SportOpera, a cura di Claudio Di Palma e organizzata da Vesuvioteatro.org (con Corpo B – Le mani di Benedetta Palmieri con Lara Sansone, ore 20.45 e con Muhammad Ali con Francesco Di Leva, regia di Pino Carbone, ore 21.30). Debuttano ancora Gino Rivieccio e Antonella Morea con Fuoriscena, drammaturgia e regia di Fortunato Calvino (Teatro Nuovo, ore 21.00). Il Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale ospita la compagnia Manovalanza per l’Osservatorio del NTFI (con Come dì - Comédie dangereuse o dei muti turpiloqui d’amore di Adriana Follieri, ore 21.30). La giornata si chiude nel Giardino Romantico di Palazzo Reale con il Dopofestival alle ore 23.00, dove si esibirà il cantautore calabrese Muraja.

 

Il dettaglio

 

La giornata inizia quindi alle ore 19.00, a Villa Pignatelli per la Sezione Letteratura curata da Silvio Perrella, con Un’antologia fatta qui che accoglie l’intervento di Caterina Pontrandolfo con Entrai na vida a cantar, in cui l’attrice e cantante si confronta con personalità artistiche femminili come Amalia Rodrigues, Um Kaltum e Concetta Barra. La serata prosegue con due delle più grandi poetesse contemporanee: Vivian Lamarque, traduttrice e poetessa di grande eleganza e dal tono leggero, dietro il cui tratto limpido si nascondono contenuti ed emozioni complessi e spesso dolorosi; e ancora con Patrizia Cavalli, che nei suoi componimenti realizza una complessa tessitura poetica, usando una metrica classica ma anche un lessico e una sintassi quotidiani e familiari.

 

Al Teatro Sannazaro si dà il via a Sportopera, la rassegna curata da Claudio Di Palma e organizzata da Vesuvioteatro.org: l’edizione 2018 del progetto si svolge al Teatro Sannazzaro, dove avranno luogo mostre, spettacoli, performance, reading, film e concerti, che hanno al centro della produzione tematica l’antica consonanza tra arte e sport. Un binomio fecondo, che Di Palma mutua dal mondo antico, dove la dimensione artistica e quella sportiva si incontrano in grandiose opere scultoree e in momenti di grande aggregazione come le competizioni olimpiche e gli agoni tragici. Si parte alle 20.45, con l’evento Corpo B – Le mani di Benedetta Palmieri con Lara Sansone. Il testo della Palmieri dà voce alle mani, alle loro funzioni, le loro attitudini e ai loro sensi controversi, che drammatizza in surreali soliloqui. Si continua alle 21.30 con Muhammad Ali di Linda Dalisi, con Francesco Di Leva e i contributi di Roberto Bolle, Willem Dafoe, Marco D’Amore, Mario Martone, per la regia di Pino Carbone. In questo spettacolo, i diversi artisti sono invitati a confrontarsi con il senso dell’impossibile e della sfida. Mentre in scena un attore e un regista costruiscono poeticamente lo spettacolo, traendo ispirazione dal corpo di Muhammad Ali, che è metafora della forza che supera ogni limite.

 

Alle 21.30, al Teatro Nuovo, debutta Fuoriscena, scritto e diretto da Fortunato Calvino, con Gino Rivieccio e Antonella Morea. Protagonisti dello spettacolo sono Gilda, un’attrice un tempo famosa, che vive sola con il suo gatto Amleto, e il suo vicino di casa Manuele, uomo che la donna detesta semplicemente perché gay. Quando il gatto si intrufola in casa del vicino, i due saranno costretti a parlarsi per la prima volta. Da lì si da il via a una commedia dal ritmo incalzante e brillante, dove i due protagonisti si scontrano come due pugili su un ring, con frasi feroci, taglienti come coltelli. Il testo di Calvino è una requisitoria sul mondo del teatro, su quella parte che lo spettatore non vede mai; il retroscena, è il fuoriscena di un mondo a volte fatto di rivalità, di gelosie e d’invidia, e di arroganza. Fuoriscena è anche una commedia sulla terza età, sulla paura della solitudine, sulla paura di perdere la propria indipendenza. Scritto nel 2015, il testo di Calvino è anche una commedia sull'amicizia e sulla solidarietà senza limiti d’età. Replica il 21 giugno alle 19.00.

 

L’Osservatorio del NTFI – la rassegna è finanziata dalla Regione Campania - presenta, nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale alle ore 21.30, la compagnia Manovalanza con Come dì - Comédie dangereuse o dei muti turpiloqui d’amore, drammaturgia originale e regia di Adriana Follieri, liberamente ispirata al Cyrano de Bergerac di Rostand. In scena Dora De Maio, Angela Fabiano e Fiorenzo Madonna, con la partecipazione dello Chef Marco Follieri e le musiche dal vivo di Marcello Squillante (fisarmonica, chitarra, percussioni e voce). “Al centro del lavoro – si legge in una nota di regia -  c’è l'amore, con il suo vulcanico vocabolario inutile, che comprende il turpiloquio, la delicatezza e la poesia che ne deriva, che è la poesia dei corpi in affannosa ricerca di sé nei corpi altrui. La musica dal vivo accompagna e scandisce i passaggi di stato, fondendosi anch'essa nell'unicum platonico, ora separato e in cerca dell'altra metà, meta provvisoria e ingannatrice. La lingua del testo è lingua ibrida, frutto degli innesti tra il classico e il contemporaneo: si attraversano così livelli diversi, dal dinamico e comico gioco che rimanda ai lazzi della commedia dell'arte, passando per una delicata e pungente introspezione, fino al più acceso lirismo tragico”.

 

A Galleria Toledo replica, alle ore 20, Sotto il Vesuvio niente, di Peppe Lanzetta per la regia di Pasquale De Cristofaro.

 

Alle ore 23.00, nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, si dà il via al Dopofestival, momento di convivialità per pubblico e artisti, con un intrattenimento musicale a cura di Massimiliano Sacchi. Nella serata del 20 giugno, sarà in scena Mujura, musicista e cantautore calabrese, che propone un repertorio alternative folk. L’artista prende le distanze dagli altri cantautori folk italiani: il cantautore calabrese (alias Stefano Simonetta, di Roccella Jonica), è un caso singolare se non unico nel panorama folk, che non guarda nostalgico al recupero della tradizione. La “mujura”, che in Calabria richiama un cielo sospeso fra il temporale e il sereno, ha ispirato il progetto e l’album del cantautore, nel quale il limbo meteorologico diventa uno stato di mezzo esistenziale.