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“Note di Colore. Carlo Montarsolo alla Reggia di Portici”

16/12/2018 - Prosegue fiino al 31 gennaio esposte quarantacinque opere del noto artista italiano vissuto a Portici mostra-evento “Note di colore. Carlo Montarsolo alla Reggia di Portici”, un’esposizione di quarantacinque opere del noto artista e pittore italiano Carlo Montarsolo (Terni, 1922 - Roma, 2005) che celebra idealmente il suo legame con le cittŕ di Portici e di Napoli, luoghi della sua giovinezza e della sua formazione artistica.

Nella Sala Cinese, protagonista Peppe Servillo nel reading teatrale “Note di Colore. L’arte dei fratelli Montarsolo”, prodotto dall’Associazione Montarsolo da un’idea del presidente Federico Romanelli Montarsolo, figlio di Carlo, scritta e diretta da Alessandra Valente. Un’occasione speciale che ha visto la partecipazione esclusiva dell’attore e cantante in qualità di voce recitante dello spettacolo sulla storia di Carlo Montarsolo e di suo fratello Paolo Montarsolo (Napoli, 1925 - Roma, 2006), famoso cantante lirico (basso) e attore cinematografico che si è esibito sui più prestigiosi palcoscenici del mondo, tra cui il Teatro di San Carlo. Servillo è stato accompagnato da Luisiana De Chiara al pianoforte. La performance è stata intervallata da arie cantate da due componenti del Coro del Teatro di San Carlo (Maurizio Morello e Giacomo Mercaldo) e da video di opere liriche in cui fu protagonista Paolo Montarsolo. L’evento, che fa seguito al successo di Roma nel 2016 e di San Francisco nel 2018, è andato in scena in anteprima per la seconda sessione di MozArt Box 2018, rassegna di musica e spettacolo inaugurata a settembre, con la direzione artistica di Stefano Valanzuolo.

La mostra “Note di colore. Carlo Montarsolo alla Reggia di Portici” è realizzata su iniziativa della Città Metropolitana di Napoli e curata dall’Associazione Montarsolo, è inserita dal MIBAC nelle iniziative dell’anno europeo del patrimonio culturale 2018 e si realizza con il patrocinio della Regione Campania, il Comune di Portici e l’Associazione Oro Nero e con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli ed il contributo di Autouno. 

In continuità con le rassegne espositive e gli eventi culturali legati alla riscoperta di Carlo Montarsolo, tra cui la recente mostra a Castel dell’Ovo a Napoli nel 2018, la retrospettiva odierna vuole approfondire la proficua produzione dell’artista, presente a pieno titolo nella storia dell’arte nazionale, muovendo dal figurativo fino alle soglie dell’astrazione. Le quarantacinque opere qui selezionate dall’Archivio dell’Associazione Montarsolo raccontano i principali filoni del percorso artistico di Carlo Montarsolo, in particolare quelli legati alla musicalità del colore, tema fondante della mostra, ad esempio con “Pianoforte” (1964) e “Beethoven” (1981). Accanto al ciclo pittorico “Segni e suoni”, quattro momenti sintetizzano la vasta produzione del noto artista italiano: le “Lave vesuviane”, il “Mare” e una selezione delle opere del periodo più noto del maestro, ossia la sua produzione più materica, centrata su “Geometria e luce” e sulla loro capacità rivelativa in un contesto astratto-geometrico, senza tuttavia perdere di vista la forma naturalistica. A completamento, il ciclo “spazio e tempo” con opere inedite dell’Archivio Montarsolo ed un corpus di inchiostri del decennio 1950-1960. Curata da Federico Romanelli Montarsolo, la mostra è corredata da un fascicolo a colori con un intervento critico di Enrico Crispolti e la curatela scientifica di Giorgio Agnisola.