Giornata internazionale contro l’omotransbifobia

17/5/2019 - Il 17 maggio è la data scelta dal Parlamento Europeo quale Giornata internazionale contro l’omotransbifobia; in questa stessa data infatti, nel 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Quest’anno anche la Città Metropolitana di Napoli ha deciso di dimostrare la propria adesione, esponendo quattro bandiere arcobaleno sulla facciata di Palazzo Matteotti, da oggi e per tutto il fine settimana.

Il 17 maggio è la data scelta dal Parlamento Europeo quale Giornata internazionale contro l’omotransbifobia; in questa stessa data infatti, nel 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Nel corso degli anni sempre più Enti Pubblici hanno inteso manifestare la loro partecipazione ai valori simbolicamente racchiusi in questa ricorrenza, esponendo la bandiera arcobaleno (simbolo del movimento LGBT+) dalle loro sedi istituzionali. Quest’anno anche la Città Metropolitana di Napoli ha deciso di dimostrare la propria adesione, esponendo quattro bandiere arcobaleno sulla facciata di Palazzo Matteotti, da oggi e per tutto il fine settimana. “La Città Metropolitana di Napoli è sempre più presente sul territorio e sempre più attenta alle esigenze dei cittadini. Credo sia di fondamentale importanza dichiarare, anche simbolicamente, l’impegno del nostro Ente per la protezione dei diritti di tutte le persone e, particolarmente in questa data, dimostrare il nostro sostegno alla comunità LGBT” ha commentato la Consigliera Delegata a Sport, Giovani e Pari Opportunità, Katia Iorio. La Città Metropolitana di Napoli, congiuntamente al Comune di Napoli, ha inoltre organizzato per oggi alle ore 11:00 presso Piazza Trieste e Trento (ansa del Teatro San Carlo) un flashmob sulla tematica del bullismo omotrasfobico, dedicato agli studenti delle scuole superiori, a testimonianza dell’attenzione che le Istituzioni Pubbliche danno al contrasto degli odiosi episodi di bullismo, cyberbullismo e violenza omotransfobica. Questa iniziativa è svolta sotto l’egida della rete RE.A.D.Y. (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), alla quale i due Enti aderiscono.