Metronapoli.it

FacebookYoutubeTelegramInstagramTwitter

E-Magazine & Web TV della Citta' Metropolitana di Napoli - Registrazione al Tribunale di Napoli 5113/2000

Ritmi di contrabbando: il 27 settembre concerto-evento a Castellammare

27/9/2019 - La chitarra battente – in legno bombato del Sud Italia – su una sponda. La chitarra elettrica – verbo del deserto del Niger contemporaneo – sull’altra. Ed è nel centro – nell’epicentro del ritmo – che avviene la sensuale simbiosi. Quel magico punto di fuga ideale e incontro umano incarnato fisicamente dalle mani di Eugenio Bennato e da quelle di Bombino.

La chitarra battente – in legno bombato del Sud Italia – su una sponda. La chitarra elettrica – verbo del deserto del Niger contemporaneo – sull’altra. Ed è nel centro – nell’epicentro del ritmo – che avviene la sensuale simbiosi. Quel magico punto di fuga ideale e incontro umano incarnato fisicamente dalle mani di Eugenio Bennato e da quelle di Bombino. Saranno loro, venerdì 27 settembre, a portare sul palcoscenico della Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia il sound cosmopolita e scarnificato dei Ritmi di contrabbando: nome esplicito per un festival di musiche esplicite, di cui questo evento rappresenta la simbolica e intensa anteprima.
L’evento rientra nel programma di valorizzazione dell’intero territorio campano voluto dalla Regione Campania e realizzato attraverso la Scabec, braccio operativo regionale per la promozione dei beni culturali.

Nelle esibizioni soliste e poi in duo si manifesta un progetto assai composito che troverà compimento entro l’autunno in uno dei più particolari monumenti di Napoli – l’oasi tufacea di Castel Sant’Elmo – e che già adesso invoglia la platea a partecipare per vivere assieme l’opportunità di sperimentare canzoni e melodie che sanno di natura e mare, viaggi e migrazioni lontane. Poiché la taranta, stavolta, va all’esplorazione audace di altri linguaggi, di musiche popolari custodite da altri popoli. Il battito della taranta si avvicina al mood tuareg, e viceversa, in un elastico in grado di liberare la percezione e la sinestesia.

Aperto all’ingresso libero di quanti vorranno condividere tale esperienza al limite della fantasia, il concerto di Bennato|Bombino agisce sul territorio quale sintesi di due terre a confronto. Il meridione della penisola italiana, sempre resistente, fiero delle origini, caparbio nelle sue espressioni artistiche e storico-culturali. E il Niger, terra povera e contestualmente abbondante di intuizioni e ricerche spirituali. Da queste crepe viene a galla una luce inedita. E sul palco i due musicisti possono dialogare con le rispettive band creando un crocevia irripetibile.

Se Eugenio Bennato è il maestro custode del folk della Campania, delle sue cerimonie e delle sue evoluzioni, Bombino è l’emblema del rock-blues africano e di come questo possa interpretare i passaggi secolari. Il primo, ricercatore-musicista-compositore-cantautore di storie militanti, ribelli, anticonvenzionali, cresciuto nel credo delle tradizioni [NCCP + Musicanova] e della difesa tenace dalla stupida febbre pop. Ed è per queste ragioni che da decenni scandaglia il globo [Womad di Peter Gabriel su tutti] raccontando favole e fatti della cronaca di Napoli e dei suoi labirinti urbani|suburbani. Il secondo, profugo-combattente, uomo delle lande subsahariane rifugiato in Algeria e in Burkina Faso, che attraverso le discografie di Jimi Hendrix e Mark Knoplfer ha imparato un’altra lingua [su audiocassette e vhs] che piano piano lo ha condotto a suonare assieme ai Rolling Stones e a essere amato in Italia per le collaborazioni con Jovanotti e con Adriano Viterbini.

La cartografia che cuce queste due biografie distanti, oggi diventa una casa unica. Il festival è finanziato con fondi POC (Programma Operativo Complementare) 2014 - 2020 Regione Campania.