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Marigliano: presentata la V edizione del Festival "Risonanze filosofiche"

24/5/2023 - Si è tenuta ieri, presso il Comune di Marigliano, nella sala del Sindaco, la conferenza stampa di presentazione del festival, nell’ambito degli eventi del cartellone “Ri-vivi Marigliano” finanziato interamente dalla Città Metropolitana di Napoli.

La V edizione del festival "Risonanze filosofiche", dal tema "Vetrinizzazione, il mondo online" si terrà presso il Castello Ducale di Marigliano dall' 1 al 3 giugno prossimi.

Tra gli ospiti: Piergiorgio Odifreddi, Maura Gancitano e Andrea Colamedici di Tlon, Davide Sisto, Giuseppe Ferraro, Antonio Camorrino, Leonardo V. Distaso, Raffaella REA, Gruppo Astrofili Marigliano e tanti altri.

Il fenomeno della vetrinizzazione parte da lontano, dal Settecento quando la comparsa della vetrina ha posto per la prima volta gli esseri umani in una condizione di solitudine di fronte alle merci. Senza più l’intermediazione dei venditori, le persone, infatti, dovevano imparare a interpretare autonomamente il linguaggio delle merci. La vetrina ha insegnato l’arte dello sguardo, ha contribuito a far sorgere quella vera e propria passione per l’immagine che ha caratterizzato negli ultimi secoli la cultura del mondo occidentale.

Ma la vetrinizzazione partita dalla piccola vetrina del Settecento si è distesa a macchia d’olio ovunque. Molti luoghi di consumo hanno imitato i centri commerciali: stazioni, aeroporti, cinema, musei, alberghi, ristoranti, stadi, librerie, parchi a tema ed infine internet. Un processo di vetrinizzazione inarrestabile. Tutto quanto oggi deve vivere in vetrina. Nelle società contemporanee tutto sembra dunque essere preparato e messo in scena per l’occhio di una qualche videocamera, che lo registra e lo certifica attribuendogli una patente di vera realtà.

Va considerato del resto che il fatto di essere spiati sviluppa probabilmente negli individui la sensazione che la propria vita quotidiana contenga qualcosa di interessante per qualcuno. È una garanzia di autenticità all’interno di esistenze sempre più artificiali. Evidentemente dall’altra parte c’è qualcuno che prova interesse per quello che viene mostrato. Schiavi della visibilità, riteniamo di esistere e di avere un valore nella società soprattutto perché siamo connessi agli altri attraverso il web e ci sottoponiamo perciò senza problemi allo sguardo di occhi estranei che ci scrutano.

Se si esiste soltanto (o comunque soprattutto) attraverso le immagini che si trasmettono di sé agli altri mediante gli schermi digitali, anziché con un rapporto fisico diretto, ci si trasforma in spettri, cioè in presenze impalpabili e confuse.

In allegato la locandina con il programma completo.

 


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