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Ex Gepin, il Consiglio Metropolitano chiede al Governo di riaprire il tavolo per il ricollocamento dei lavoratori licenziati

25/10/2016 - L’Assemblea di Santa Maria la Nova ha approvato all’unanimitŕ, questo pomeriggio, un documento proposto dal Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris, di sostegno ai 220 dipendenti ex Gepin licenziati in seguito alla perdita dell’appalto del servizio di call center con Poste Italiane. Il Consiglio chiede al Governo di riaprire un tavolo di confronto per il ricollocamento dei lavoratori.

Il Consiglio Metropolitano di Napoli ha approvato all’unanimità, nel corso della seduta di insediamento tenutasi questo pomeriggio nell’aula consiliare di Santa Maria la Nova ed appena conclusasi, un documento proposto dal Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris, di sostegno ai 220 dipendenti della sede di Casavatore della Gepin Contact licenziati in seguito alla perdita da parte dell’azienda, dopo 14 anni, dell’appalto del servizio di call center con Poste Italiane.

Nel bando di gara - e conseguentemente nel nuovo contratto con il vincitore - Poste Italiane non ha infatti inserito la cosiddetta ‘clausola sociale’, ovvero l’obbligo per l’appaltatore subentrante di garantire la continuità del rapporto di lavoro ai dipendenti: con l’aggiudicazione alla nuova azienda di call center i lavoratori Gepin sono stati così licenziati, e sono da mesi ormai senza stipendio.

“Il Consiglio Metropolitano – si legge nel testo approvato – chiede quindi al Governo, al Ministero dello Sviluppo economico, al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ed alle Società coinvolte, di riaprire un tavolo di confronto con i sindacati valutando la disponibilità al ricollocamento delle circa 220 risorse umane della sede di Casavatore della Gepin Contact e dei dipendenti tutti, nonché ogni azione utile a garantire il sostegno economico delle famiglie e la continuità occupazionale”.

Per gli stessi motivi era in programma quest’oggi una manifestazione dei lavoratori presso la sede del MISE a Roma.