È stato presentato questa mattina, nella Sala “Mariella Cirillo” della sede della Città Metropolitana di Napoli in piazza Matteotti, in anteprima per la stampa il cortometraggio “LILIANA”, forse la prima e unica opera cinematografica in cui si racconta e si fa rivivere sul grande schermo una vicenda relativa alla vita di Totò. Alla presentazione è intervenuta anche la Consigliera Metropolitana Delegata alla Cultura, Elena Coccia. La vicenda che si racconta nel film, diretto da Emanuele Pellecchia e della durata di circa 20 minuti, è ambientata nel lontano 1929, anno in cui il principe della risata (interpretato da Umberto Del Prete, che ne è anche autore) incontrò la soubrette Liliana Castagnola (interpretata da Ambra Hermin). La coppia si conobbe al teatro Odeon e tra uno scambio epistolare e l'altro nacque una breve ma intensa storia d'amore. Il carattere eccentrico della soubrette con un passato burrascoso - aveva già rovinato industriali e ricchi signori - ed un giovane artista all'inizio di una illuminata carriera che non si sentiva di accollarsi un amore incerto, spinto anche dai consigli del padre Giuseppe de Curtis, resero il rapporto difficile. Liliana alla fine decide di porre fine alla sua esistenza la notte del 3 marzo 1930 a Napoli nella pensione degli artisti. Totò, colpito dalla tragica azione della soubrette, volle chiamare la sua prima figlia Liliana, e dispose che le sue spoglie fossero sepolte nella cappella della famiglia de Curtis.