Metronapoli.it

FacebookYoutubeTelegramInstagramTwitter

E-Magazine & Web TV della Citta' Metropolitana di Napoli - Registrazione al Tribunale di Napoli 5113/2000

Mostra THINK BIG di Enrico Caria a cura di Alessandra Pacelli

6/5/2024 - Inaugurazione venerdì 10 maggio dalle 19 alle 21.30 presso 480 Site Specific casa Piciocchi Pascale, via T. Tasso n° 480, Napoli

THINK BIG è la nuova mostra di Enrico Caria a cura di Alessandra Pacelli, che sarà inaugurata in anteprima, venerdì 10 maggio dalle 19 alle 21.30 nello spazio “480 Site Specific”, casa Piciocchi Pascale, in via Torquato Tasso n.480. Un “Pensare in grande” per un artista poliedrico e visionario, che sfida le convenzioni e invita il pubblico a esplorare nuove dimensioni dell'arte. Attraverso una fusione di pittura e video, l’esposizione, in programma fino al 10 giugno, apre un cortocircuito visivo che trasporta in una realtà alternativa, capace di suscitare emozioni contrastanti.

Scrive la curatrice Alessandra Pacelli: "Storie, immagini, visioni: tutto è collegato da piccoli elementi disturbanti, detonatori pronti a esplodere. C’è chi mangia e chi è mangiato, c’è lo scontro di razze – umane, subumane, postumane – gli animali hanno perso la loro domesticità - se mai l’hanno avuta – mentre il selvaggio, il sentimento panico, prende il sopravvento. Non c’è nulla cui potersi riferire se non l’idea di una città che sbanda verso il futuro, dove non solo lo spazio ma anche il tempo ha un suo scorrimento altro, autonomo, più veloce pur se rarefatto". "

"Enrico Caria - prosegue la Pacelli - non è uno che pensa in piccolo: il cortocircuito visivo di "THINK BIG" mette insieme pittura e video, la Nea-polis disegnata con il film di un giurassico che deve ancora venire, in cui l'homo sapiens prossimo venturo già ha il vizio del telefonino. Anche il paesaggio è una veggenza che ci spinge in avanti verso epoche contese tra utopia e caos, o indietro attraverso ignote regioni di noi stessi. L’idea di realtà è in continuo mutamento, si trasforma enfaticamente ma senza vacillare: l’immagine urla ma non ferisce, tutto sembra rientrare in un evolversi possibile quando all’improvviso un particolare modifica la lettura. C’è sempre un “punctum”, direbbe Roland Barthes, che cambia il senso del tutto: una lattina accartocciata, un disco volante, un ghigno, la lontana esplosione di un vulcano. E qui entra in gioco Napoli, bella e bastarda, triturata nei suoi stessi cliché da farwest del terzo millennio: violenza e folklore, traffico e rovine, vite disgraziate e l’eroe di turno da aggiungere alle figure del presepe. La città è protagonista ma come luogo irriconoscibile, governato da pratiche illogiche impossibili da scardinare. L’artista interviene sul senso di spiazzamento, se ne appropria, lo decodifica, manipola le cose con l’immaginazione e trasforma questa città non in un suo doppio ma in una contro-realtà fatta di segni, rumori e strani giochi tra feste e forche. Da questo scenario Caria - che è regista, scrittore e giornalista - lascia germinare storie per il suo teatro della crudeltà: sceglie algoritmi tra cinema e fumetto, miscela il pulp con l'ironia, lega il Pop all'espressionismo tedesco, in un triplo salto mortale frulla insieme Calvino, Celine, Moebius e Terry Gilliam, e tramuta la tensione in linguaggio politico. I suoi personaggi, tutti tipi inaffidabili un po' vittime e un po' carnefici, si svelano non solo nel tratto rude e sincopato di chine, pennarelli, carboncini e smalti dai colori sparati, ma anche attraverso i loro racconti, brevi narrazioni che, come piccoli romanzi incendiari, accompagnano le opere divenendo un tutt'uno di segni e parole. Sullo sfondo c'è la metropoli in declino, caotica, minata da possibili guerre o cataclismi, sempre pronta a esplodere. E se fosse una porta aperta su un altrove ancora totalmente sconosciuto?"

Biografia Enrico Caria. Regista, sceneggiatore e autore satirico (Paese Sera, La Repubblica, Il Fatto, Cuore, Il Manifesto, Le Jene...); tra i suoi film per il cinema: “Diciassette” premio del pubblico al Funny Film Festival; “Blek Giek” con Lillo e Greg (Cattleya); “Vedi Napoli e poi muori”, menzione speciale festival di Annecy; “L’Era Legale”, evento speciale Festival di Torino; “L’uomo che non cambiò la storia” (Istituto Luce) Selezione Ufficiale 73° Mostra del cinema di Venezia e Globo d’Oro. Libri: “Bandidos” (Feltrinelli), “L’uomo che cambiava idea” (Rizzoli), “Indagine su un mago senza testa” (Fanucci). “Ricordati che devi ridere” (La Lepre).